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Il
tatuaggio nell’antica Europa è stato ampiamente praticato,
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I Venetkens sono un popolo vissuto tra il 1000 A.C. e il primi anni dopo Cristo, in un’area compresa tra il Po’ e il Danubio. Avevano un alfabeto, una scrittura e una lingua propria chiamata Venetico composto da lettere che variavano leggermente a seconda del luogo di provenienza(Este, Padova, Vicenza), purtroppo non ancora del tutto conosciuta e tradotta, ma riccamente testimoniata da migliaia di ritrovamenti. I riti funebri per i Venetkens dovevano avere (come per tutto il mondo antico) grande importanza,questo popolo cremava i suoi defunti e poneva le ceneri in urne chiamate situle spesso riccamente decorate nelle quali si raccontavano le storie del defunto, delle divinità e di tutti i giorni. Oltre la grande capacità nella realizzazione delle situle, erano maestri nella lavorazione dell'ambra proveniente dal mar Baltico, erano anche grandi allevatori di cavalli i quali venivano apprezzati anche dai lontani greci, erano definiti dagli altri popoli i Veneti dai bei cavalli. Il cavallo era quindi simbolo di prestigio e ricchezza ma anche simbolo solare di bellezza e agilità essendo acompagnatore degli eroi e delle divinità. Questo splendido popolo abitava un territorio paludoso e ricco di acque, del quale imparò a conoscere pregi e difetti. Avevano un rapporto molto stretto con l’acqua e molte delle loro divinità e culti erano erano legati alle fonti, acque termali,laghi e alle acque in generale. La dea più importante è Reithia dea legata alla città di Ateste (odierna Este),unico caso di culto scrittorio, era la dea della profezia attraverso la quale l’alfabeto diventava parola.Tra i popoli antichi era la dea della barca solare, signora delle acque (fiumi ,laghi ,mare,acque termali), la “sainate” sananante, la potente. La dea del guado e del passagggio, protettrice degli animali. Il lupo e l’anatra selvatica sono a lei sacri e spesso rappresentati al suo fianco. Un’altra divinità del pantheon Venetkens Trimusiate divinità multiforme, o dalle tre facce, il suo luogo di culto più famoso è Lagole (Bl), un bellisimo laghetto luogo antico di pellegrinaggio dove sono stati trovati numerosi reperti ( offerte votive ),era la divinità delle foreste e protettrice/guaritrice dei guerrieri feriti in battaglia. |
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